La Festa della Patrona di Sciacca ad Agrigento | Un rito antichissimo che sfida il tempo
Scopri la secolare Festa della Madonna del Soccorso a Sciacca, una celebrazione che unisce fede, storia e tradizione, rinnovando ogni anno il legame profondo tra la comunità e la sua patrona.

Nel cuore della Sicilia, la città di Sciacca in provincia di Agrigento celebra con profonda devozione la Festa della Madonna del Soccorso, un evento che si ripete due volte l'anno, il 2 febbraio e il 15 agosto. Questa ricorrenza non è solo un momento di fede, ma rappresenta anche un legame indissolubile tra la comunità locale e le sue radici storiche.
Origini storiche della devozione
La venerazione per la Madonna del Soccorso a Sciacca ha origini antichissime. La statua, alta 1,65 metri e pesante circa 700 kg, fu scolpita nel 1503 dagli artisti Giuliano Mancino e Bartolomeo Berrettaro su commissione dei confrati di San Barnaba. Inizialmente custodita nella chiesa di Sant'Agostino, la statua fu successivamente trasferita nella Basilica di Maria Santissima del Soccorso, dove ancora oggi è oggetto di profonda venerazione. La devozione si intensificò nel 1626, quando una violenta epidemia di peste colpì la città. Il 2 febbraio di quell'anno, durante una solenne processione, si narra che un fulmine squarciò il cielo sereno e una nube di fumo si levò dalla base della statua. In quel preciso istante, la popolazione fu miracolosamente liberata dalla peste, consolidando la Madonna del Soccorso come patrona e protettrice di Sciacca.
I riti e le celebrazioni
Le festività in onore della Madonna del Soccorso si svolgono in due momenti distinti dell'anno:
- 2 febbraio: Questa data commemora il miracolo della liberazione dalla peste. La vigilia, il 1° febbraio, è dedicata al digiuno e alla penitenza, con un pellegrinaggio a piedi scalzi dalla chiesa di Sant'Agostino alla Basilica. Il giorno successivo, la statua viene adornata con gioielli e coralli donati dai fedeli e portata in processione per le vie della città. Durante il percorso, in via Licata, si ripete il rito della "Fumata", bruciando incenso nel luogo dove avvenne il miracolo.
- 15 agosto: In concomitanza con la festa dell'Assunzione, si rinnova la devozione con una processione serale. Anche in questa occasione, la statua viene portata a spalla dai marinai scalzi, attraversando le principali strade cittadine in un'atmosfera di intensa partecipazione e spiritualità.
Curiosità: la "Fumata" e il legame con i marinai
Un elemento distintivo della festa è il rito della "Fumata". Durante la processione del 2 febbraio, giunti in via Licata, viene acceso dell'incenso per rievocare la nube di fumo che, secondo la tradizione, segnò la fine dell'epidemia di peste nel 1626. Questo gesto simbolico mantiene viva la memoria del miracolo e rafforza il senso di comunità tra i partecipanti. Un altro aspetto peculiare è il coinvolgimento dei marinai nella processione. Sin dalle origini, sono loro a portare a spalla la pesante vara con la statua della Madonna, spesso procedendo di corsa in alcuni tratti del percorso. Questo privilegio risale al 1432, quando la statua giunse a Sciacca via mare e fu accolta dai pescatori locali, instaurando un legame profondo tra la Madonna del Soccorso e la gente di mare.
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In quale anno la Madonna del Soccorso fu proclamata patrona di Sciacca?