Il messaggio incredibile inciso nella pietra che arriva dal cuore più antico di Agrigento

Un altare rupestre nel cuore di Agrigento cela incisioni neolitiche e segni di culto antichissimi: il mistero indecifrabile di Cozzo Busunè.

23 novembre 2025 18:00
Il messaggio incredibile inciso nella pietra che arriva dal cuore più antico di Agrigento - Foto: Lamberto98/Wikipedia
Foto: Lamberto98/Wikipedia
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Nel silenzio di una collina della Sicilia centro-meridionale, un mistero scolpito nella roccia resiste da millenni. Linee, spirali, figure geometriche e simboli arcaici si intrecciano sulla superficie di un masso, come un linguaggio dimenticato che nessuno ha mai del tutto decifrato. In un paesaggio aspro e isolato, dove la terra profuma di zolfo e di vento, si cela uno dei testimoni più enigmatici della preistoria siciliana: un messaggio inciso che sfida il tempo e la comprensione dell’uomo.

Un altare inciso nella roccia

Su un rilievo tra le colline di Sant’Angelo Muxaro, nel cuore dell’agrigentino, si trova Cozzo Busunè, un altare rupestre risalente al Neolitico. Qui, sulla superficie di un grande masso arenario, si distinguono oltre cento incisioni: coppelle, cerchi concentrici, canaletti, spirali e figure antropomorfe.
Secondo gli archeologi, queste forme non sono semplici decorazioni, ma segni rituali legati al culto della fertilità o a cerimonie propiziatorie legate alla terra e al ciclo delle stagioni. Le scanalature che attraversano la roccia potrebbero essere state usate per versare liquidi sacri, forse latte, vino o sangue animale, in onore delle divinità della natura.

Il significato di un enigma millenario

Le prime ricerche sul sito risalgono agli anni ’50, ma ancora oggi Cozzo Busunè conserva un’aura di mistero. Alcuni studiosi vedono nelle sue incisioni un sistema simbolico complesso, una forma di linguaggio sacro anteriore alla scrittura; altri lo interpretano come un osservatorio solare preistorico, capace di misurare i solstizi e i movimenti del sole.
Quel che è certo è che Cozzo Busunè rappresenta una delle testimonianze più antiche di arte rupestre in Europa, e dimostra che la Sicilia, già migliaia di anni prima dei Greci e dei Fenici, era culla di una cultura profonda e misteriosa.

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