Ad Agrigento c'è un varco silenzioso che da secoli custodisce segreti e storie mai raccontate

Ad Agrigento, un antico varco sopravvissuto nei secoli custodisce i segreti della città e ricorda la gloria di Akragas.

02 novembre 2025 18:00
Ad Agrigento c'è un varco silenzioso che da secoli custodisce segreti e storie mai raccontate - Foto: Antonino Riggio/Wikipedia
Foto: Antonino Riggio/Wikipedia
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Tra le strade antiche di Agrigento, nel punto in cui il centro storico si apre verso il resto della città, si trova un passaggio che da secoli accoglie e accompagna generazioni di viaggiatori. Oggi può sembrare una semplice porta monumentale, ma in realtà la Porta di Ponte è molto più di un ingresso: è la soglia simbolica tra la città moderna e le memorie di Akragas, la “città più bella dei mortali” secondo Pindaro. Un luogo che continua a raccontare silenziosamente il peso della storia e delle trasformazioni urbane di una città eterna.

Da ingresso medievale a simbolo barocco

Le origini della Porta di Ponte risalgono al periodo medievale, quando Agrigento era circondata da possenti mura che la difendevano da incursioni e assedi. La porta rappresentava uno degli accessi principali alla città, un varco che segnava il confine tra il dentro e il fuori, tra protezione e vulnerabilità.
Nel corso dei secoli, soprattutto tra il XVI e il XVII, la struttura venne modificata fino ad assumere l’aspetto attuale, con un arco a tutto sesto ornato da decorazioni barocche. Non è solo un elemento architettonico, ma anche un luogo di identità collettiva, dove i cittadini si ritrovavano, dove passavano cortei religiosi e dove iniziava il cammino verso la cattedrale di San Gerlando.

La memoria scolpita nella pietra

Oggi la Porta di Ponte non ha più la funzione difensiva che aveva un tempo, ma resta una testimonianza viva della storia urbanistica di Agrigento. Guardarla significa osservare i secoli stratificarsi: dal Medioevo che la vide nascere come bastione, al barocco che la rese scenografica, fino al presente, in cui continua a svolgere un ruolo simbolico.
Il suo arco accoglie chi arriva, quasi fosse una soglia iniziatica verso le vie del centro storico, dove ogni pietra racconta una storia e ogni scorcio svela un segreto custodito da millenni.

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