Un capolavoro barocco girgente tra arte e devozione: il suo nome è particolare

La chiesa di San Lorenzo ad Agrigento, detta del Purgatorio, è un capolavoro barocco di Serpotta che custodisce arte e misteri.

09 ottobre 2025 15:00
Un capolavoro barocco girgente tra arte e devozione: il suo nome è particolare - Foto: Davide Mauro/Wikipedia
Foto: Davide Mauro/Wikipedia
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Nel cuore del centro storico di Agrigento, lungo via Atenea, sorge la chiesa di San Lorenzo, conosciuta anche come “del Purgatorio”. Questo luogo di culto è considerato uno dei massimi esempi di barocco siciliano e, al tempo stesso, un luogo che ha custodito nei secoli riti religiosi, segreti simbolici e testimonianze artistiche uniche. Costruita nel Seicento sulle rovine di un’antica chiesa medievale, rappresenta un tassello fondamentale del patrimonio monumentale della città dei templi.

Un capolavoro barocco tra arte e devozione

La chiesa di San Lorenzo venne edificata a partire dal 1626, grazie al contributo della Compagnia del Purgatorio, da cui prende il nome. La facciata, tipicamente barocca, colpisce per la ricchezza di decorazioni scolpite nella pietra calcarea, con colonne, cornici e motivi floreali che si intrecciano in un insieme scenografico. Sopra il portale, la statua di San Lorenzo invita i fedeli a varcare la soglia di un tempio che è anche un’opera d’arte.
L’interno, a navata unica, custodisce pregevoli stucchi realizzati da Giacomo Serpotta, il più celebre stuccatore siciliano, che trasformò le pareti in un racconto tridimensionale di scene bibliche e figure allegoriche. Tra le opere spiccano la statua lignea di San Lorenzo e i dipinti seicenteschi che decorano gli altari laterali, testimonianza della ricchezza artistica di Agrigento in età barocca.

La chiesa e la città: simbolo di identità agrigentina

Oltre alla sua straordinaria bellezza, la chiesa di San Lorenzo ha sempre avuto un forte legame con la comunità agrigentina. Era infatti la sede di confraternite che si occupavano delle anime del Purgatorio, organizzando messe e processioni dedicate ai defunti. Nei secoli, il tempio è stato anche un punto di riferimento religioso e sociale, inserito in uno dei quartieri più vitali della città.
Restaurata più volte, soprattutto dopo i danni subiti da terremoti ed eventi naturali, oggi la chiesa è aperta al pubblico e rappresenta uno dei gioielli più visitati del barocco siciliano, inserito nei percorsi turistici della città e spesso scenario di eventi culturali e mostre.

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