La sorprendente città di girgente che ha visto sbarchi, pirati e un tesoro nascosto sotto le sue strade

Licata, città di Agrigento tra sbarchi antichi, lo sbarco del 1943 e tesori nascosti negli ipogei sotterranei. Una storia incredibile.

19 ottobre 2025 18:00
La sorprendente città di girgente che ha visto sbarchi, pirati e un tesoro nascosto sotto le sue strade - Foto: Davide Mauro/Wikipedia
Foto: Davide Mauro/Wikipedia
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Sulla costa meridionale della Sicilia, Licata è una città che intreccia storie di mare, battaglie e commerci millenari. Situata in posizione strategica tra l’Africa e l’Italia, fu approdo di Greci, Romani, Arabi e Normanni, ma anche teatro di scorrerie saracene e scontri navali. Oggi conserva il fascino di un luogo che ha visto passare la grande storia e che nasconde ancora curiosità sorprendenti sotto le sue strade e dentro i suoi monumenti.

Una città di sbarchi e di eroi

Fondata dai Greci col nome di Phintias nel IV secolo a.C., Licata divenne presto un porto fondamentale per i commerci con il Mediterraneo. Qui, nel 256 a.C., si svolse la celebre battaglia navale tra Romani e Cartaginesi, durante la prima guerra punica. Nei secoli successivi il suo mare vide l’arrivo di bizantini, arabi e normanni, ognuno dei quali lasciò tracce ancora visibili nell’architettura e nelle tradizioni.
Ma Licata è legata anche a un evento che cambiò la storia d’Europa: nel 1943, durante lo sbarco in Sicilia, fu proprio sulle sue spiagge che approdarono le prime truppe alleate guidate dal generale Patton. Da quel momento, la città divenne simbolo della liberazione dal nazifascismo.

Monumenti, palazzi e tesori nascosti

Passeggiando per il centro storico, si incontrano palazzi liberty e chiese che testimoniano la ricchezza culturale della città. Tra i luoghi più suggestivi spiccano il Castello di Falconara, il Castello di Sant’Angelo e la Chiesa Madre di Santa Maria La Nova. Ma Licata custodisce anche un tesoro sotterraneo: una rete di ipogei e cunicoli scavati nella roccia, utilizzati nei secoli come rifugi, vie di fuga e persino cisterne d’acqua. Oggi alcuni di questi sono visitabili e mostrano l’ingegno con cui gli abitanti hanno saputo resistere a guerre e assedi.

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