Il museo girgente che custodisce segreti incredibili e poco conosciuti della Valle dei Templi

Il Museo Archeologico Regionale di Agrigento custodisce l'incredibile, dal Telamone al culto di Demetra: segreti millenari della Valle dei Templi!

12 ottobre 2025 18:00
Il museo girgente che custodisce segreti incredibili e poco conosciuti della Valle dei Templi - Foto: Clemensfranz/Wikipedia
Foto: Clemensfranz/Wikipedia
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A pochi passi dalla celebre Valle dei Templi, si trova il Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo” di Agrigento, una tappa obbligata per chi vuole scoprire i misteri più profondi dell’antica Akragas. Questo luogo non è solo un’esposizione di reperti: è un viaggio nel tempo di oltre 5.000 anni, che racconta la vita, i riti e le guerre di una delle più potenti colonie greche della Sicilia.

Una collezione che attraversa i secoli

Il museo, inaugurato nel 1967 e intitolato all’archeologo Pietro Griffo, è considerato uno dei più importanti della Sicilia. Disposto su due livelli e con oltre 5.000 reperti esposti, permette di ripercorrere la storia della città dalla preistoria fino all’età medievale.
Tra i capolavori più affascinanti vi è il gigantesco Telamone, una delle imponenti statue maschili che sorreggevano il Tempio di Zeus Olimpio, oggi ricostruita in parte all’interno delle sale del museo. Non mancano anfore, monete, ceramiche attiche, iscrizioni e i celebri pinakes di Locri, tavolette votive legate al culto delle divinità. Ogni pezzo racconta non solo la storia di Agrigento, ma quella di tutto il Mediterraneo.

Un ponte tra mito e archeologia

Il percorso del museo affascina perché unisce mito e scienza, religione e vita quotidiana. Accanto ai resti di templi e necropoli, è possibile ammirare oggetti legati al culto di Demetra e Persefone, leggende che hanno reso Agrigento un centro spirituale di primo piano nel mondo antico. Non mancano le testimonianze romane, come mosaici e statue, che mostrano la trasformazione di Akragas in una città cosmopolita.
Passeggiare tra le sale del museo significa ritrovarsi immersi in un racconto ininterrotto: dalla nascita della colonia greca al suo splendore, fino alle dominazioni successive. È il completamento perfetto alla visita della Valle dei Templi, che senza il museo perderebbe una parte fondamentale della sua voce.

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