I templi di Monte Adranone ad Agrigento | Un sito archeologico che potrebbe riscrivere la storia
Scopri i templi di Monte Adranone, un sito archeologico agrigentino che svela i segreti di un'antica città greco-punica, tra necropoli monumentali e recenti scoperte che arricchiscono la storia dell'isola!

Nel cuore della Sicilia, a nord del moderno abitato di Sambuca di Sicilia, si erge il Monte Adranone, un rilievo di 899 metri sul livello del mare che custodisce i resti di un'antica città greco-punica. Questo sito archeologico, tra i più occidentali del territorio agrigentino, offre uno sguardo affascinante su una civiltà che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'isola.
Un crocevia di culture
La città di Adranon, fondata nel VI secolo a.C. come colonia di Selinunte, rappresenta un punto d'incontro tra le culture sicane, elime e puniche. La sua posizione strategica permetteva il controllo delle vie di comunicazione tra la costa e l'entroterra, rendendola un centro nevralgico per scambi commerciali e culturali. Le imponenti rovine testimoniano l'importanza strategica del sito, che dominava la strada che collegava Selinunte con Akragas (l'odierna Agrigento).
Le meraviglie archeologiche
Gli scavi, iniziati nel 1968, hanno riportato alla luce strutture di grande rilevanza:
- La necropoli: situata a sud dell'abitato, ospita la monumentale Tomba della Regina, risalente al VI-V secolo a.C., considerata una delle tombe più interessanti della Sicilia per la sua struttura e i corredi funerari rinvenuti.
- La cinta muraria: un'imponente fortificazione in blocchi di pietra locale, che in alcuni punti raggiunge i 6 metri di altezza, testimonia l'abilità ingegneristica degli antichi abitanti.
- L'acropoli: la sommità del monte ospita l'area sacra con templi e strutture religiose, offrendo una vista panoramica mozzafiato sulla valle circostante.
Curiosità: il ritorno del corredo della "Regina"
Nel marzo 2024, il prezioso corredo funerario della Tomba della Regina è stato finalmente restituito alla comunità locale. Composto da sedici reperti di inestimabile valore, tra cui gioielli e manufatti ceramici, il corredo è ora esposto presso il Museo Archeologico di Palazzo Panitteri a Sambuca di Sicilia, permettendo ai visitatori di ammirare da vicino testimonianze uniche della storia siciliana.