Mafia e Superbonus: scoperte le aziende che nascondono segreti sconcertanti | La verità che nessuno osa raccontare!
Sequestro a Latina: la Polizia svela un giro di estorsione collegato alla mafia in due aziende edilizie. Scopri tutti i dettagli! 🚨🏗️💼
Latina: Sequestro di Due Società Edili Legate alla Criminalità Organizzata
Nella giornata di ieri, la Polizia di Stato di Latina ha eseguito un sequestro preventivo di due società operative nel settore edilizio, denominato "Professionals at work s.r.l." e "Edil Gallo s.r.l.s.", su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma. Questa operazione si inserisce in un’inchiesta più vasta contro la criminalità organizzata, in particolare contro attività legate a estorsioni e infiltrazioni mafiose nel tessuto economico della regione.
Il sequestro è il seguito di misure cautelari già adottate a luglio, quando cinque individui legati a associazioni mafiose locali, campane e siciliane, erano stati arrestati per tentata estorsione aggravata. Le indagini erano scaturite dalla denuncia di un cittadino che si era aggiudicato un appartamento in un’asta pubblica nel quartiere Campo Boario di Latina, trovandosi in affari con elementi riconducibili alla criminalità.
Tra gli arrestati vi è un rappresentante di una nota famiglia rom locale e un individuo ritenuto collegato a Cosa Nostra agrigentina, oltre ai familiari di un condannato per un omicidio legato alla camorra. Questi legami hanno imposto agli investigatori di esaminare attentamente le condizioni patrimoniali dei soggetti coinvolti. L’esito delle indagini ha portato alla scoperta di un’operazione di intestazione fittizia delle due società, gestite in realtà da prestanome per aggirare le limitazioni legali a carico dei veri titolari.
In particolare, le aziende sembrano essere state create per ottenere vantaggi dal c.d. "Superbonus 110%", programma governativo che incentiva il recupero e l’efficienza energetica degli edifici. L’intestazione fittizia era una strategia per nascondere i legami mafiosi e proteggere il patrimonio aziendale da eventuali sequestri.
Attualmente, gli inquirenti stanno quantificando il volume d’affari delle due società, che nel triennio 2021-2023 ha superato un milione e mezzo di euro. Si sottolinea, tuttavia, che il procedimento è ancora nelle fasi preliminari delle indagini, e pertanto vige la presunzione di innocenza per gli indagati.
Questa operazione segna un passo significativo nella lotta contro le infiltrazioni mafiose nel settore edile, evidenziando l’importanza di una stretta sorveglianza delle attività economiche per garantire un ambiente di lavoro sano e competitivo.